Il Centro Socio-Riabilitativo La Maccolina è rivolto ad una utenza con disabilità psichiatrica grave (psicosi, autismo, disturbi misti con ritardo mentale associato a disturbi relazionali). La fascia di età prevista per gli ospiti va dalla adolescenza e fino ai giovani adulti inseriti al termine del percorso scolastico.
La struttura è adeguata a garantire percorsi individualizzati, spazi fisici dedicati a ciascuno, per ridurre le difficoltà di interazione che si possono manifestare tra gli ospiti; è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.30.
La Maccolina offre a questi ragazzi percorsi articolati con proposte educative ed occupazionali per tentare, anche tenendo conto delle loro fragilità e fatiche, di sviluppare nuove abilità e offrire opportunità concrete attraverso cui possano scoprire e incrementare le capacità residue.
L’esperienza con i pazienti psichiatrici mostra quanto sia decisivo per il miglioramento e il benessere della persona, la speranza e la stima di chi si prende cura di loro, di chi li accoglie. Per questo educatori e volontari propongono esperienze concrete, non artificiose, dove le persone possano sperimentare la loro dignità, le capacità senza nascondere il bisogno di sostegno, rinforzo e condivisione.
Per storia, e per patologia gli ospiti vivono un distacco dalla realtà e per questo il percorso proposto vuole aiutarli a entrare nella realtà, stimolati e incuriositi da qualcosa o da qualcuno che metta in evidenza la bellezza, fatta di odori, di sensazioni, di colori; fatta di calore, di tenerezza e di bene.
Nei locali attigui al centro c’è la sede del laboratorio artigianale di falegnameria e restauro rivolto sia agli ospiti del centro diurno, sia a persone adulte con invalidità civile e problematiche cognitive, psico–intellettive e relazionali, sia a minori con difficoltà relazionali, allontanamento scolastico e in generale in situazione di svantaggio.
Nel laboratorio operano educatori ed esperti professionisti, proponendo la tradizionale esperienza di bottega, con il maestro da seguire per imparare, per crescere professionalmente e personalmente e per sostenersi ad affrontare con maggior speranza i disagi che la loro condizione di pazienti psichiatrici spesso impone.